Da Guardia Lombardi si tocca il cielo con un dito. E, dall’alto dei suoi quasi 1000 metri sul livello del mare, con lo sguardo, si dominano le valli dell’Ufita, dell’Ofanto e d’Ansanto, in uno scenario unico in questo lembo di Alta Irpinia
Grazie a questa invidiabile condizione geografica, Guardia leggi di più
Da Guardia Lombardi si tocca il cielo con un dito. E, dall’alto dei suoi quasi 1000 metri sul livello del mare, con lo sguardo, si dominano le valli dell’Ufita, dell’Ofanto e d’Ansanto, in uno scenario unico in questo lembo di Alta Irpinia
Grazie a questa invidiabile condizione geografica, Guardia Lombardi ha assunto un ruolo strategico nella storia di questo territorio. Da avamposto romano sulla via Appia per tutti quelli diretti a Brindisi, ad insediamento Longobardo per antonomasia, tanto da imprimerne il toponimo che ancora oggi resiste. Fino a stazione di posta per viandanti e personaggi di primo piano della Storia come Papa Leone IX che nel 1053 sostò a Guardia lasciando un ricordo indelebile della sua venuta tanto da diventarne il Santo Patrono.
L’importanza del borgo si deve ai popoli dalla lunga barba che decisero di costruire sul territorio di Guardiae Lombardorum il proprio castello con funzione di vedetta. I resti di questo fortilizio, nel XVII secolo, potrebbero essere stati inglobati in un palazzo signorile, oggi di proprietà delle famiglie Forgione e Santoli.
Ma quel che è certo è che il borgo fu raso al suolo nel 1133 da Ruggiero il Normanno, per poi essere ricostruito dalla famiglia Balvano che lo trasformarono in feudo fino all’arrivo dei Gesualdo fino all’abolizione del Feudalesimo e all’Unità d’Italia.
leggi di meno