Dopo la dominazione di Svevi, Normanni e Angioini è con gli Aragonesi che Flumeri torna ad avere una certa importanza nello scacchiere irpino. Ne è testimonianza inconfutabile la splendida Dogana aragonese, un meraviglioso fortilizio a difesa della Valle Ufita come lasciano pensare le quattro torri leggi di più
Dopo la dominazione di Svevi, Normanni e Angioini è con gli Aragonesi che Flumeri torna ad avere una certa importanza nello scacchiere irpino. Ne è testimonianza inconfutabile la splendida Dogana aragonese, un meraviglioso fortilizio a difesa della Valle Ufita come lasciano pensare le quattro torri erette agli angoli del lungo perimetro delle mura di cinta.
Diventata, nel tempo, residenza della famiglia reale dei d’Aragona con il nome di Palazzo della Bufata, fu adibito a maniero di caccia per chi si recava nel vicino bosco Vufeta. Infine, visto il crescente traffico di uomini, bastiame e merci lungo le tratte dei tratturi che mettevano in collegamento i pascoli dell’Abruzzo e del Molise con la Campania e la Puglia, il palazzo si trasformò in vera e propria Dogana e divenne il punto di riscossione dei diritti feudali legati alla transumanza, con ambienti destinati ad allevatori ed enormi stalle per accogliere il bestiame in transito. Oggi, la Dogana aragonese, grazie ad un imponente intervento di restauro conservativo che ha riadattato tutti gli ambienti, è la sede di manifestazioni e appuntamenti con la storia, la musica e la cultura ed è uno dei principali attrattori turistici dell’intera Valle Ufita.
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